La castagna

La Valle Stura possiede un ricco e variegato patrimonio di varietà floreali ed arboree. Tra queste alcune si sono sviluppate di più in quanto maggiormente sfruttate dal lavoro dell'uomo, contribuendo così a definire in maniera più evidente il paesaggio valligiano. Emblematico è il caso dei boschi di castagno, caratteristici, in particolare, dei paesaggi della media e bassa valle, dove sono presenti anche innumerevoli castagni secolari, come l'Arbol a Moiola o l'Arbou ‘d la Moutta a Valloriate. 

In Valle Stura la castanicoltura ha rappresentato in passato un'attività di grande importanza economica tanto che il castagno veniva considerato "l'albero del pane" dalle popolazioni alpine. Si configura tuttora come un'attività importante per gli abitanti della valle che continuano a dedicare tempo e cura alle operazioni di pulizia e raccolta nei boschi delle media e bassa valle. Ancora oggi, ogni anno in autunno a Roccasparvera si svolge il mercato delle castagne della Valle Stura. 

Per chi desidera approfondire la conoscenza di questo affascinante mondo vi consigliamo di visitare il Museo del Castagno, presente a Valloriate dal 2001.

Il progetto ValOd’OC! , finanziato dal programma Interreg VI-A Francia-Italia (ALCOTRA) 2021-2027 ha proprio come obiettivo il rilancio, la selezione e la valorizzazione della castanicoltura in Valle Stura. I parter del progetto sono Unione Montana Valle Stura (capofila), Impresa Verde Cuneo srl, Comune di Isola e Association foncière agricole de la châtaigneraie des vallées de la Tinée et de la Vésubie.

Il progetto intende rilanciare la castanicoltura da frutto sull’area transfrontaliera a cavallo tra la valle Stura e la valle della Tinée per rispondere alla crisi produttiva del settore che porta con sé la diminuzione della funzione di tutela ambientale e paesaggistica che i castagneti svolgono sul territorio alpino. Con il supporto dell’Università degli Studi di Torino, il progetto intende selezionare le cultivar autoctone maggiormente vocate alla trasformazione, definire le corrette pratiche di loro coltivazione, avviare l’operatività di laboratori sperimentali ad uso collettivo e organizzare la filiera transfrontaliera, modellizzando le fasi di produzione, di scambio e di logistica funzionali alla sua valorizzazione sul mercato. Inoltre, il progetto vuole promuovere lo sviluppo delle competenze dei castanicoltori, attraverso specifici programmi di informazione e di sensibilizzazione sul territorio, inerenti gli aspetti tecnici, colturali e normativi relativi alla coltivazione del prodotto e alle fasi di gestione, dall’organizzazione della filiera alla sua presenza competitiva sul mercato.