La storia delle racchette da neve

CIASPOLE - LE ORIGINI

                                         

Le racchette da neve hanno un 'origine che si perde nella notte dei tempi. Vengono anche chiamate “ciastre” nelle Alpi Sud Occidentali (ciastros, nelle valli di lingua Occitana) o “ciaspole”, dal ladino della Val di Non nelle Alpi Orientali, dove viene organizzata fin dai primi anni '70 del secolo scorso una competizione di grande richiamo: La Ciaspolada.

E' probabile che attrezzi primitivi, forse una via di mezzo tra lo sci e le attuali racchette da neve, siano stati usati dai popoli dell'Asia Centrale, della Mongolia e della Siberia per migrare, attraverso lo stretto di Bering, verso il continente americano.

In Europa anche i popoli nordici usavano attrezzi che permettevano di muoversi sul terreno innevato, come testimoniano incisioni rupestri rinvenute in Norvegia e risalenti a circa 2500 anni fa, per sviluppare poi però, nel corso dei secoli, un attrezzo più comodo e veloce che permettesse di scivolaresulla neve: lo sci.

Sembrerebbe che sulle Alpi non siano state rinvenute testimonianze che provino l'uso di tale attrezzo in epoche remote, anche se l'uomo era già presente in modo semipermanente, fin dal Tardo Neolitico, come testimoniano i ritrovamenti di insediamenti umani nelle grotte di Aisone databili approssimativamente tra il 4800 ed il 3500 a C.

Anche per epoche più recenti non esisterebbero scritti o disegni che riguardano le racchette da neve, pur essendo i valichi alpini frequentati anche in inverno da soldati, pellegrini, commercianti e contrabbandieri. Probabilmente la racchetta da neve venne introdotta sulle Alpi Occidentali, adattandola alla topografia alpina, da coloni francesi rientrati in patria dai territori canadesi dove ne avevano conosciuto l'uso dalle tribù indigene. Le racchette da neve, da un paio di secoli, fanno anche parte dell'equipaggiamento di vari eserciti tra i quali quello Italiano che, nella prima guerra mondiale, ne fece largo uso dandole in dotazione al Corpo degli Alpini.

Nata per potersi muovere senza sprofondare nella coltre nevosa, la racchetta da neve, pur nelle diverse forme, è stata per millenni costituita da un telaio in legno modellato in forma ovale e unito da un intreccio di corde vegetali o animali, che ne permetteva il galleggiamento e la possibilità di fissarle alle calzature. La somiglianza con le antiche racchette usate nel gioco del volano, l'antenato del tennis, ha fatto sì che proprio da questa similitudine nascesse il nome “racchetta da neve”.

A partire dagli anni '90 del secolo scorso le ciaspole diventano sempre più un attrezzo ludico, da prodotto artigianale si passa a produzioni su larga scala con l'impiego di nuovi materiali quali l'alluminio e la plastica. Vengono apportate numerose migliorie, come l'adozione di attacchi di concezione scialpinistica che permettono di avere il tallone fisso o libero e di ramponcini per una migliore aderenza su superfici gelate. Attualmente il mercato offre una vasta gamma di modelli e prezzi, da quelli per coloroche muovono i primi passi sulla neve a quelli per le competizioni o per i trekking più impegnativi, dando così la possibilità a chiunque di immergersi, con le dovute precauzioni e conoscenze, in quell'ambiente incantato che è la montagna innevata.