Alberi monumentali

In Valle Stura come in tutto il Piemonte le foreste hanno conservato per secoli l'aspetto imponente ereditato da epoche antiche. Sono infatti molti i documenti nei quali a partire soprattutto dall'epoca medievale emergono indicazioni precise su selve e boschi di amplissime dimensioni. Nonostante questa importanza oggi risulta difficile quantificare e contestualizzare questo aspetto poiché l'antropizzazione del territorio ha determinato cambiamenti imponenti, in Valle però alcuni alberi monumentali raccontano almeno alcuni brandelli di questa storia.
Uno di questi è il Castagno monumentale di Valloriate, un imponente esemplare che domina la Borgata Chiotti a pochi metri di distanza dalla Cappella di Sant'Anna e che da più di cinquecento anni offre ombra e riparo ad abitanti e villeggianti.
Un altro esemplare straordinario è il Larice di Pietraporzio, una conifera spettacolare  che vanta un'età di circa 650 anni e che domina in posizione solitaria i sentiero che porta al rifugio Zanotti. Per ammirarne la maestosità occorre inerpicarsi nel Vallone del Piz percorrendo il sentiero che dopo circa un'ora e mezza di cammino vi porterà a raggiungere questo esemplare maestoso con i suoi 23 metri di altezza e 660 cm di circonferenza del tronco e protetto da un cane in legno che gli sta a fianco come se fosse un pastore che bada al proprio gregge immaginario.
Un altro bellissimo albero della valle è poi l'Olmo di Demonte che si trova in località Bergemolo, una piccolissima borgata posta a circa 3 chilometri dal ponte sulla Stura. L'olmo si sviluppa sul sagrato della chiesa di San Michele e la tradizione vuole che sia stato piantato da Napoleone Bonaparte. Con i suoi oltre 200 anni di età questo esemplare  continua la sua crescita maestosa e con i suoi 20 metri di altezza e quasi sette metri di circonferenza del tronco rappresenta un elemento fondamentale del nostro paesaggio.