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Lou pan es lou soubeiran

Festo dou Tarluc

Giovedì 2 gennaio 2025 | ore 21, nella saletta dell'Ecomuseo a Pontebernardo la proiezione di “Lou pan es lou soubeiran” il nuovo documentario di Giacomo Allinei, appassionato videomaker di Prazzo. L’attenzione del regista va al sovrano della tavola di sempre, il pane. Un cibo ben diverso da quello consumato oggi, raffinato, talora industriale, prodotto e comprato fuori casa: un tempo era alimento con una propria sacralità, al centro di una serie di riti domestici e comunitari, dalla semina alla lievitazione, dalla cottura alla conservazione. Allinei ricorda e indaga questa tematica con l’aiuto di esperti come l’agronomo e storico Lele Viola, e le testimonianze di valligiani che hanno vissuto questa ritualità, come Franco Baudino, Lorenza Lando, Biagio Ellena, la riproposizione della cottura del pane nel forno comunitario di San Martino di Stroppo a opera di Armando Cucchietti, Laurent Constantin e Tiana Adrianavoravelo, o la scelta di Sergio Savio di riprendere la coltivazione della segale e la produzione del pane in proprio.

Il film, in occitano e italiano, si avvale della voce narrante e delle musiche originali di Giuseppe Quattromini. Alla proiezione (40’ circa) seguirà breve dibattito con il regista. (L'iniziativa rientra tra gli eventi proposti dalle e nelle 32 strutture museali ed espositive della rete Maraman delle Valli Maira, Grana e Stura, coordinato da Espaci Occitan e sostenuto dalla Regione Piemonte).

Nel periodo festivo sarà possibile visitare gratuitamente con una guida il percorso ecomuseale “Na Draio per Vioure” e la mostra fotografica Mürac di Luca Giacosa, il 28, 29 e 31 dicembre e il 4 e 5 gennaio, con orario 15-18. 


La Festa del Tarluc è una delle più longeve azioni promosse dall’ecomuseo. Il termine tarluc nella lingua d’oc indica il fenomeno per cui, da novembre a febbraio, a Pontebernardo di Pietraporzio, il sole sorge al mattino, scompare dietro la cima del monte Ubac, per poi comparire nuovamente nel pomeriggio: in questo periodo il borgo ha due soli! È una festa celebrata nel cuore dell’inverno, stagione da sempre vissuta dalle popolazioni alpine con sentimenti contrastanti: come un nemico con cui fare puntualmente i conti, come un amico che fa nascere una sinergia tra l’uomo e i suoi simili e tra l’uomo e i propri animali. Un periodo fatto di silenzi e di pazienza, ma anche di pettegolezzi, di racconti, di risate al lume di candele nella stalle scaldate dagli stessi animali. Un momento carico di attese. Sole percepito come elemento dalle forti connotazioni ideologiche, sole più come luce che come calore. In questa edizione 2024-2025, tra Natale e l’Epifania si alterneranno diversi momenti di incontro e ascolto, di scoperta del patrimonio paesaggistico e culturale del territorio. Una delle attrazioni della Festo dou Tarluc sarà, come di consueto, la tradizionale tosatura della pecora floucà, la pecora con i “fiocchi”.