Molte sono le tradizioni che contribuiscono a formare l'identità culturale della Valle Stura, tradizioni che esistono da secoli, che si tramandano di generazione in generazione, ma che si caratterizzano anche per rotture e metamorfosi. E' questo è il caso, per esempio, delle Baìe, “associazioni, gruppi di giovani che avevano il compito, a volte riconosciuto ufficialmente, di organizzare il tempo festivo tradizionale”. Sambuco è il paese della Valle Stura in cui la tradizione della Baìa si è tramandata più a lungo. Documentata a partire dal 1718, due sono state le edizioni dopo la seconda guerra mondiale (1951 e 1961). Dopo 50 anni di interruzione la baìa è stata poi ripresa nel 2001 e ora la sua rievocazione si svolge ogni anno il 28 agosto, in occasione della festa patronale di San Giuliano. Si tratta di un gruppo esclusivamente maschile organizzato secondo una precisa gerarchia, le cui figure principali sono l'Abà, il Tenente Abà ed il Portainsegne. La Baìa partecipa alle funzioni religiose seguendo precise regole di comportamento.
(Ulteriori informazioni sull’antica tradizione sono disponibili presso il Centro di Documentazione di Valle, a Sambuco, dove è allestita una mostra permanente che raccoglie testimonianze, documenti fotografici, oggetti, costumi, manoscritti, volumi relativi alla “Baìa dal Sambuc”. )
Anche a Festiona, frazione del comune di Demonte, si svolge ogni anno la rievocazione della Baìa, che accompagna la festa di San Magno, protettore del bestiame.