OCCITANO. SPORTELLO LINGUISTICO

Dal 2004 è attivo in valle, con sede presso l’Unione Montana Valle Stura di Demonte, lo sportello linguistico occitano, nucleo da cui, negli anni, si sono sviluppate innumerevoli iniziative di valorizzazione del patrimonio linguistico occitano, realizzate grazie ai finanziamenti previsti della Legge n.482 del 1999 (“Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”) che tutela appunto “le lingue e le culture delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo”.

Tali iniziative hanno costituito un valido strumento di promozione e diffusione dell’occitano e di avvicinamento della popolazione alla cultura e alle tradizioni legate alla lingua minoritaria e si sono svolte, in particolare, in collaborazione con le scuole della Valle e con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino (redazione dell’Atlante Linguistico ed Etnografico del Piemonte Occidentale e redazione dell’Atlante Toponomastico del Piemonte Montano - ATPM).

La collaborazione con l’ATPM ha condotto alla pubblicazione di 9 volumi monografici dedicati alle ricerche toponomastiche condotte nei comuni di: Borgo San Dalmazzo, Gaiola, Aisone, Roccasparvera, Demonte, Rittana, Valloriate, Moiola e Sambuco; sono in fase di chiusura i lavori sui comuni di Argentera, Pietraporzio e Vignolo. Nel 2021 è previsto l’avvio delle indagini sull’ultimo comune rimasto: Vinadio.

È inoltre in corso di sistematizzazione e revisione, in vista di una pubblicazione di una grammatica occitana dell’alta valle Stura, il lavoro di raccolta dei materiali linguistici emersi nel corso delle interviste condotte negli anni a parlanti locali da parte di ricercatori e collaboratori dello sportello linguistico.

Per quanto riguarda invece le attività condotte negli ultimi anni in collaborazione con le scuole dei comuni aderenti ai vari progetti di valorizzazione della lingua e della cultura occitane dell’Unione Montana Valle Stura segnaliamo in particolare:

- “Storie d’Oc”, laboratori di lettura e narrazione intorno alle tradizioni occitane ideati da Caterina Ramonda, esperta di letteratura e promozione della lettura per l’infanzia che si occupa anche di ricerca intorno alla sua lingua, l’occitano, e alle sue tradizioni orali e scritte. Caterina ha tradotto in occitano alpino La capra del signor Seguin di Daudet, uscito nel 2016 per Egnatia con le illustrazioni di Stefania Vincenzi, e ha dato forma scritta alla fiaba Catalina e l'ase, illustrata da Marco Bailone (Egnatia 2017);

- lezioni-concerto a cura del gruppo musicale “La Mesquia” volte a promuovere e valorizzare la conoscenza del patrimonio linguistico-culturale collegato alla musica, al canto e all’espressione in lingua occitana.

Lo sportello linguistico ha inoltre attivato, nel corso del 2020, sulla pagina Facebook dell’Unione Montana Valle Stura, una rubrica dedicata al mondo della lingua occitana locale: Sounjar (dal vocabolario provenzale-francese "Lou trésor dou félibrige" di Frédéric Mistral: pensare/riflettere; sognare). La rubrica si avvale della collaborazione di Andrea Cealuro, originario della Valle Stura, laureato in Antropologia Culturale ed Etnologia con una specializzazione in Antropologia alpina presso l’Università degli Studi di Torino che da diversi anni porta avanti ricerche sull’alta valle Stura, in particolare nel campo dell’etno-linguistica.